Il 110% nel 2023, i futuri aspetti da gestire

12/01/2023

Gentili Colleghe, Egregi Colleghi,


Con l’inizio di quest’anno si chiude l’importante opportunità di aggiornare qualitativamente il patrimonio immobiliare usufruendo delle eccezionali misure cantierate dal governo. Dopo un primo momento di comprensibile smarrimento la macchina imprenditoriale italiana si è mossa pur tra le precisazioni legislative via via introdotte e le innumerevoli e soggettive interpretazioni fornite in molti casi a proprio uso e consumo. É vero, le incentivazioni non scompariranno del tutto ma la riduzione del sostegno economico e le modifiche delle operatività potranno dare sensibili aggiustamenti al flusso delle attività. 

Del tutto scontato che per quanto riguarda gli aspetti assicurativi l’onda lunga del 110% continuerà per molto tempo, gli enti deputati alle attività di controllo in merito agli operati dei professionisti sono appena iniziati, se questo non bastasse anche l’accresciuta consapevolezza dei diritti da parte dei fruitori finali di queste agevolazioni peserà in modo tutt’altro che irrilevante sulla gestione delle polizze assicurative emesse a garanzia dell’operato di tecnici. 

170.000 è approssimativamente il numero dei professionisti registrati a svolgere ruoli di supporto tecnico, i valori economici trattati sono di notevole consistenza tanto che il nostro settore si è trovato “in debito di ossigeno” per far fronte alle richieste di capacità assicurative. 

Partiamo dalle attività di controllo, questa parte è destinata alla Regioni ed è già operativa nella parte settentrionale del Paese; a breve dovrebbe iniziare anche nel resto d’Italia. Le verifiche non hanno funzioni “punitive” ma sono predisposte per segnalare eventuali incongruità operative ai professionisti, in alcuni casi si può arrivare al blocco della procedura. Questa attività di controllo è effettuata a campione, i risultati della stessa evidenziano una consistente attività di annullamento e l’emissione di rilievi. Logica conseguenza è l’emissione di multe di natura pecuniaria nei confronti del professionista, queste sanzioni non sono oggetto delle coperture assicurative. Sulle attività di verifica e controllo esiste la possibilità da parte del professionista di opporsi, un dato che però è doveroso segnalare è che più del 60% dei controlli effettuati rilevano aspetti di criticità. 

Quali saranno le problematiche future che potranno riverberarsi sul nostro settore? In primo luogo per il mantenimento ottimale delle relazioni con gli assicurati sarà necessario precisare gli ambiti operativi delle coperture assicurative; come già indicato le sanzioni non sono oggetto di assicurazione. Le aperture dei sinistri dovranno essere sempre corredate da informazioni utili ad inquadrare le criticità, informazioni esaustive permettono di individuare rapidamente l’esistenza effettiva di responsabilità del professionista assicurato e del caso di predisporre sia la gestione di quanto segnalato che per prendere costruttivo contatto con il presunto danneggiato. In merito alle informazioni per un corretto inquadramento: allegare copia del documento assicurativo emesso per l’attività 110% ed eventualmente allegare anche la polizza di rc professionale. Evidenza del possesso dei titoli per quali è possibile svolgere questa attività professionale ed una sommaria relazione di quanto verificatosi sono la base per una rapida gestione lato sinistri. 

Le asseverazioni sono state un importante volano economico che ha coinvolto molte figure professionali, ai “nostri” tecnici, è bene ricordarlo, si sono affiancati esperti che hanno seguito gli aspetti fiscali, le imprese di costruzione, gli amministratori di condominio, i fornitori di materiali, gli addetti alla sicurezza: ognuno di queste categorie indicate hanno le loro porzioni di responsabilità e per una corretta gestione delle segnalazioni è assolutamente fornire un prospetto il più esaustivo possibile di quanto verificatosi.                        


UIA Direzione Tecnica